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Coltivare il proprio “Giardino segreto”

    Ne “Il giardino segreto”, Frances H. Burnett ci insegna a rinascere curando un nostro angolo di verde. In questo libro, è nel giardino di una dimora nella campagna inglese che la natura lenisce il dolore di adulti e bambini, riportandoli in vita.


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    “Il giardino segreto” di Frances H. Burnett

    Dovremmo tutti avere un nostro “giardino segreto”, un angolo di verde da curare e veder crescere, o del tempo da trascorrere in un bosco in cui immergerci o su di un lago in cui specchiarci, che ci ricordi che la nostra anima non è avulsa dalla natura circostante ma ne fa parte e ha bisogno di mantenere vivo questo indispensabile legame per continuare a sentirsi parte del Mondo.

    Rinascere curando il proprio angolo di verde

    Tutti i personaggi principali del libro hanno in comune l’aver perso qualcuno di caro: i propri genitori, la propria compagna, una persona amata… talvolta, come nel caso di Mary, la “protagonista”, l’esperienza della perdita è precedente alla morte dei genitori; è il sentire di non appartenere a nessuno, che non ci sia al mondo un legame d’amore che dia valore alla propria esistenza.

    Dall’India, questa bambina a cui nessuno ha insegnato cosa sia un legame affettivo, si ritrova in Inghilterra. In una casa battuta dal fresco vento della brughiera, completamente sola, esplora questo spazio così diverso da quello a cui era abituata.

    Dentro le mura domestiche, Mary muove i primi passi in questo territorio inesplorato che sono le relazioni umane. Ma è all’aperto, nell’incontro con i colori dei prati e delle siepi e degli alberi, e con i movimenti curiosi e guardinghi e allo stesso tempo fiduciosi degli animali, che si apre al Mondo. Quando accade, si dice che una persona “sboccia”.

    Trova un angolo tutto per sé, una zona del parco della tenuta, abbandonato da molti anni, un giardino che sembra morto, e lo riporta in vita.

    Osserva la trasformazione delle piante, lenta e tenace; il grigio dei rami secchi, che viene ricoperto di un tappeto di germogli verdi; i fiori, che creano macchie di colore come una tavolozza impressionista.

    La linfa che scorreva invisibile nei tronchi e sottoterra è la stessa che ora le arrossa le guance e le fa risplendere i capelli al sole.

    La rinascita del giardino va di pari passo con la rinascita anche di altri personaggi che, non più chiusi a guscio nel proprio dolore, trovano la spinta a vivere pienamente, grazie al legame con la natura che ha qualcosa di magico e misterioso.

    Frances Hodgson Burnett, l’autrice

    La Burnett ha scritto anche un altro romanzo che ha avuto un grande successo, “Il piccolo Lord Fauntleroy”, oltre a “La piccola selvaggia”, “La principessa povera”…

    Avrebbe potuto titolare questo romanzo “Mary Lennox” o “La bambina dall’India”.

    Ma qui, forse, la vera protagonista è la natura!


    Se fai parte di quei lettori che i libri più cari li vogliono accanto, come compagni del proprio misterioso e indefinito viaggio, vale la pena acquistare questo libro adesso per poterlo leggere e rileggere!

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